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Dove stare?

La Riserva naturale delle Valli Cupe è costituita da tre corpi tra loro distinti, ma tutti gravitanti intorno al centro urbano di Sersale, ubicato in posizione baricentrica rispetto ai siti di seguito descritti:

  • Tratto del fosso Valli Cupe, con il Canyon Valli Cupe e l’acrocoro di Monte Raga;
  • Tratto del torrente Campanaro, con la Cascata Campanaro, la Cascata dell’Infernoecc.;
  • Tratto del fiume Crocchio, con le Gole e cascate del Crocchio, il monolite di Pietraggìallu e gli alberi monumentali di Cavallopoli.

Il tratto del fosso Valli Cupe

Il Canyon Valli Cupe è una rara formazione geologica profondamente incassata in un substrato costituito da conglomerato poligenico – di straordinario effetto scenografico – originatasi a seguito della lenta azione di scavo esercitata dal torrente omonimo, che nasce a circa 700 m di altitudine alle pendici meridionali del Monte Crozze, con sulla vetta la splendida Chiesa votiva eretta sul finire degli anni Venti del secolo scorso e il cui versante settentrionale si sviluppa proprio dirimpetto il centro storico di Sersale.

Fin dalla prima parte del suo corso il torrente Valli Cupe scorre in una profonda forra che assume ben presto la caratteristica profonda incisione nota come Canyon delle Valli Cupe e, dopo un percorso di circa 15 Km, si tuffa nelle acque del mar Jonio all’altezza di Sellia Marina. Il corso del torrente si sviluppa tra la rigogliosa macchia che fa da cornice ad entrambe le sponde, lungo i crinali che congiungono il Monte Crozze al maestoso Monte Raga, vera e propria roccaforte della foresta mediterranea che ne copre quasi interamente le pendici, formando boschi estesi per qualche centinaio di ettari. Lungo il versante occidentale, Monte Raga è costeggiato dall’omonimo torrente che, dopo un percorso di circa 4 Km, si immette nel fiume Uria.

Il torrente Valli Cupe costituisce, oltretutto, un collettore naturale che raccoglie le acque di numerose e brevi aste torrentizie che solcano fittamente i versanti del bacino. Il corso del torrente si sviluppa per buona parte nel territorio del Comune di Sersale e, nella parte terminale – nei pressi dell’abitato di Calabricata – si continua in quello del Comune di Sellia Marina.

Le contrade che costeggiano il canyon e buona parte del torrente Valli Cupe sono costeggiate da un’importante arteria stradale, vale a dire la strada comunale Sersale-Sellia Marina che collega questi due centri, oltre che tra di loro, anche con quelli di Cropani, Zagarise e Soveria Simeri. Ciò conferma che la dorsale che corre da Monte Crozze a Monte Raga ha rappresentato, anche in passato, una naturale e importante via di collegamento fra l’entroterra e la costa.

Il territorio gravitante intorno all’asse torrente Valli Cupe-Monte Raga reca tracce di antichi insediamenti umani. Basti pensare alle imponenti vestigia che ancora si possono ammirare in località San Nicola, a valle del borgo rurale di Tribisina, dove sono presenti i resti di un antico castello e monastero medievale risalenti al periodo bizantino e normanno-svevo. Non lontano da questo asse sorge, del resto, l’importante centro storico di Cropani con un ben conservato borgo medievale, la cattedrale e numerose incantevoli chiese. Sulle pendici di Monte Raga, inoltre, è ampiamente documentata la presenza di insediamenti basiliani, tanto da farle considerare luogo di predilezione per la costruzione di famosi monasteri, tra i quali si ricordano quelli di Santa Maria della Sana, di San Basile e di San Giorgio. In aree prossime al predetto asse è di rilevante interesse la presenza del borgo medievale di Marcaglione, ormai abbandonato da più di mezzo secolo, e del monastero di San Lorenzo, nei pressi di Cropani. Di rilevante interesse, questa volta sul piano urbanistico e infrastrutturale, è invece il poderoso ponte che attraversa il torrente Valli Cupe all’altezza del borgo rurale di Tribisina, esempio ammirevole di opera di alta ingegneria realizzata durante il Ventennio lungo la strada rurale Cropani-Soveria Simeri.


Il tratto del torrente Campanaro

Il torrente Campanaro nasce alle pendici di Monte Spineto (1.434 m s.l.m.), in località Greco-Carrozzino – al confine fra i territori del Comune di Sersale e del Comune di Zagarise – proprio nel cuore della Presila catanzarese. Dopo un percorso di circa 15 Km, durante i quali – a seguito di numerose confluenze con fossi minori – assume i nomi di fiumara di Rupa e torrente Ervaluro, sfocia nella fiumara di Uria che a sua volta, dopo circa 10 Km, sfocia nel mar Jonio, sul litorale di Sellia Marina.

Il torrente Campanaro scorre in un alveo profondamente incassato nella roccia metamorfica – in prevalenza gneiss, che costituisce l’ossatura di queste montagne presilane – immerso nella rigogliosa vegetazione mediterranea e sub-tropicale che caratterizza alcuni tratti della valle omonima. Lungo il suo corso riceve il contributo di numerosi piccoli affluenti che ne incrementano di volta in volta la portata e forma ben 11 salti e cascate, che in alcuni casi superano l’altezza di 50 m e a cui si aggiungono veri e propri canyon che, come quello dell’Inferno, presentano caratteri di straordinaria bellezza.

La vallata del Campanaro, compresa tra Zagarise e Sersale, è attraversata da un’importante arteria, la ex strada statale 109 della Piccola Sila, che mette in comunicazione il comprensorio compreso tra Catanzaro e Soveria Mannelli con quello di Crotone e Santa Severina, congiungendo altresì lungo la direttrice est-ovest tutti i centri della Presila catanzarese. In senso longitudinale all’asse fluviale Campanaro-Uria, invece, i collegamenti sono assicurati dalla strada provinciale Zagarise-Sellia Marina.

La vallata Campanaro-Uria ha avuto un ruolo importante fin dall’antichità, come testimoniano – tra l’altro – gli scavi che recentemente hanno portato alla luce, nei pressi della fiumara di Uria in territorio di Sellia Marina, i resti di un’antica città che, secondo alcuni studiosi, potrebbe essere l’antica Trischene, composta dai tre centri di Paleopoli, Uria ed Enopoli. Nella medesima valle, ricca di antichi opifici e di interessanti infrastrutture stradali come lo stesso ponte sul torrente Campanaro, ricadono interessanti siti archeologici come quello dell’antica città di Barbaro e di antichi monasteri florensi (Santa Maria di Acquaviva) e basiliani (Santi Tre Fanciulli).

Il tratto del fiume Crocchio

Le Gole del Crocchio rappresentano il terzo corpo della costituenda area protetta e sono localizzate nel tratto medio del fiume omonimo, chiamato nell’antichità Arocha da Strabone e Plinio il Vecchio, il cui nome deriverebbe – secondo la leggenda – da quello di una ninfa che, aggredita da un rozzo pastore, pianse così tanto da commuovere gli dei, che la trasformarono in un fiume.

Il fiume Crocchio nasce a Croce di Tirivolo – non lontano dal Monte Gariglione (1.765 m s.l.m.) – a circa 1.600 m s.l.m., da una serie di piccole sorgive che conferiscono all’area l’aspetto di un acquitrino (a cui localmente viene dato il nome di pantano). Lungo il suo percorso di circa 40 Km attraversa i territori dei comuni di Taverna, Zagarise, Sersale, Petronà, Cerva, Belcastro, Andali, Cropani e Botricello, prima di sfociare nel mar Jonio, in corrispondenza di un’antica torre difensiva costiera di origine medievale conosciuta con il nome di Torrazzo del Crocchio. Riceve il contributo di numerosi fossi e torrenti minori, alcuni dei quali danno apporti idrici cospicui come il fosso Spinalba nella parte alta del corso e il fiume Nasari a poca distanza dalla foce.

Oltre agli aspetti naturalistici, che fanno del fiume Crocchio uno degli ambienti fluviali più interessanti della Sila e della Presila, sono altresì importanti da ricordare – dal punto di vista storico e più propriamente dell’archeologia industriale rintracciabile nelle aree contermini all’alveo – molti opifici come antichi molini ad acqua, numerosi pastillari – vale a dire le tradizionali e belle strutture destinate alla lavorazione delle castagne – e un pregevole ponte parzialmente distrutto risalente a qualche secolo addietro.


Direttore della Riserva: Antonio Falcone

direttore@riservanaturalevallicupe.it

Legambiente Calabria APS

Sede Legale:
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88100 Catanzaro
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Presidente:
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